La
dominazione sveva in Sicilia iniziò con Enrico VI, imperatore
di Germania e re di Sicilia dal 1194 al 1197, e continuò
con il grande Federico II dal 1198 al 1250, per concludersi
col re Manfredi dal 1258 al 1266.
Enrico VI regnò
con la crudeltà e col terrore. Annientò fisicamente
gli ultimi prìncipi normanni; punì accecandoli
i suoi avversari politici come l'ammiraglio Margaritone da Brindisi;
fece incoronare con una corona rovente il suo antagonista Giordano,
che insidiava il suo trono.
Gli successe il
suo eccezionale figlio , Federico II di Svevia ,il quale meritò
di essere chiamato dai suoi contemporanei la < meraviglia
del mondo > per la sua straordinaria cultura linguistica,
filosofica, scientifica e astrologica.
Federico II fu
vittorioso nelle lotte contro il papato, contro i comuni italiani
e contro i baroni tedeschi; organizzò la IV crociata
e nel 1228 si fece incoronare re a Gerusalemme, trovando una
soluzione diplomatica e non militare al problema della Terra
Santa ; fondò l'Università di Napoli nel 1224;
stipulò dei trattati di navigazione e di commercio con
la Tunisia e con le repubbliche marinare; dotò la Sicilia
di una formidabile rete difensiva con i castelli Maniace di
Siracusa, Ursino di Catania, di Augusta e di Salemi.
Amò tanto
la Sicilia che pur essendo morto in Puglia, per disposizione
testamentaria volle essere sepolto nel Duomo di Palermo, dove
la sua tomba, posta accanto a quella dei suoi genitori e di
suo nonno Ruggero II, è quotidianamente ornata di fiori.
Alla morte di
Federico II, avvenuta a Castel Ferentino in Puglia il 13 dicembre
1250, in Sicilia seguì un periodo politico assai torbido,
perché il Papato, per evitare di essere soffocato dalla
morsa sveva da Nord a Sud, pensò ad una soluzione <francese>
del problema siciliano.
La < voluntas siculorum> si espresse invece, col suo Parlamento,
in senso contrario alle intenzioni pontificie, e incoronò
a Palermo lo svevo Manfredi, figlio di Federico II, nel 1258.
Un altro Simone
Venetico, figlio di Raniero e nipote del primo Simone sposatosi
con tale Razzuna, donò il Feudo, a tale Ardoino, giudice
Messinese.
La donazione venne confermata da Re Manfredi il 19 Marzo 1259.
Papa
Clemente IV destinò la corona di Sicilia al conte francese
Carlo D'angio, fratello di re Luigi IX; e lo scontro decisivo
tra il Francese e lo Svevo, reso famoso da Dante avvenne il
26 febbraio 1266 a Benevento,in cui Manfredi fu sconfitto e
ucciso.
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